Lo studio di registrazione è un ambiente stimolante, carico di energia creativa, dove si assiste alla nascita di brani musicali, sonorizzazioni di film, ma anche doppiaggi e audio-libri. È un luogo interessante, dove non ci sono mai due giornate uguali, né due progetti identici da portare a termine.
Su questo sito trovano spazio articoli dedicati al mondo del recording, le figure professionali del music business e informazioni sulla produzione audio in generale.
Dal microfono al disco
Per capire come funziona uno studio, verranno affrontati diversi argomenti, tra cui:
- Gli studi di registrazione professionali
- L’audio digitale e l’avvento degli home studio
- L’attrezzatura per la registrazione e il missaggio
- Le figure professionali del fonico, dell’assistente e del manager
- Le varie tipologie di servizi offerti dagli studi
Un business in continua evoluzione
Fino a solo quarant’anni fa, le registrazioni venivano effettuate utilizzando una catena di segnale completamente analogica, che partiva dai microfoni, passava per i circuiti di pre-amplificazione e i canali del mixer per finire impressa sui nastri multitraccia da 2″, attraverso registratori a bobina di mitici brand come Ampex, Tascam e Akai.
Le tracce venivano tagliate e montate a mano e gli effetti, come il riverbero o il delay, realizzati in modo analogico, attraverso stanze riverberanti, pannelli collegati a circuiti e tecniche che collegavano più registratori (per ricreare l’effetto dell’eco).
Molti sono i brand che hanno legato il loro successo alla produzione audio professionale: Neumann, Shure, AKG, Neve, Solid State Logic, Behringer, Fostex, Genelec, KRK, Mackie, Yamaha, solo per citarne alcuni.
Con la rivoluzione dell’audio digitale, il processo produttivo da una parte si è semplificato, dall’altra si è arricchito di nuove dinamiche e possibilità creative. Oltre alla produzione in ambito della musica, del cinema e della TV, si sono aperti nuovi scenari di lavoro, come gli effetti speciali, l’audio immersivo e la musica per il settore del gaming.